martedì 10 giugno 2014

Pagelle stagionali: prime punte

It's over. Questo sarà l'ultimo post di pagelle per il Borussia Dortmund del 2013/2014 in attesa della prossima stagione. E della Coppa del Mondo, che inizia fra due giorni. Parleremo dei tre centravanti scesi in campo in questa stagione. Si rischia di non avere nessuno di questi tre giocatori nella rosa della prossima stagione, per cui questo potrebbe essere l'ultimo nostro post dedicato a loro. Sembra quasi triste, ed in effetti un po' lo è. Soprattutto per uno di questi tre calciatori. 


Julian Schieber

Col BVB 20 partite giocate, 1 gol e 2 assist. - E



E' vero che non ha giocato molto, ma sostanzialmente non ha mai dato fiducia riguardo un suo possibile ruolo come riserva di Lewandowski, motivo per il quale era stato acquistato dopo una più che discreta stagione con lo Stoccarda nel 2012 nella quale spiccò la doppietta al Westfalenstadion in un memorabile 4-4. Se possibile quest'anno è stato anche peggiore di quello passato, in cui aveva già mostrato poco. Apparizioni in qualche turno della DFB Pokal in cui segna anche il suo unico stagionale, nello 0-2 contro il Saarbrucken, poi scampoli di partita sia in Bundesliga che in Champions League. Ricordate il gol di Grosskreutz contro il Marsiglia? Suo è l'assist, buttato nella mischia da Klopp per provare a segnare quel benedetto gol che alla fine venne realizzato. L'unica partita da titolare in Bundesliga fu in Friburgo-BVB, dove giocò per 74 minuti, ovvero più di tutti quelli accumulati nelle restanti 11 presenze in campionato (71). Viene spostato anche in Dritte Liga durante la stagione per dargli un po' di ritmo partita, ma per la maggior parte della sua stagione sono panchina e borracce gli elementi con cui interagisce di più. 

Ultimamente sono uscite notizie su una sua cessione, essendo bloccato ormai da Immobile e Ramos, si è parlato di club britannici, su tutti West Ham e Celtics; nel secondo caso, un campionato qualitativamente ai minimi storici come quello scozzese potrebbe far bene a Schieber, che in questo modo potrà ritrovare confidenza col gol e riacquistare quantomeno fiducia, magari giocando qualche partita di alto livello qua e la nelle coppe europee. 

Miglior partita: Saarbrucken-BVB. Scontato eh? L'unica partita in cui segna, una delle due in cui gioca titolare. Non c'è molto altro da scegliere, logicamente.
Friburgo-BVB: Friburgo-BVB. L'altra partita in cui ha giocato più di venti minuti. Per altro non è nemmeno tanto obbligatoria come scelta, nel senso che giocò piuttosto male come del resto tutto il reparto offensivo, partita sbloccata solo da un tiro da lontano (e abbastanza fortunoso) di Sebastian Kehl.


Marvin Ducksch

Col BVB 8 partite giocate, 1 gol, 1 assist. Col BVB II 26 partite giocare, 12 gol, 6 assist - D

Potrebbe essere un voto semplicissimo da dare. Nemmeno 10 partite totalizzate, un s.v. e via. 

Però andando a controllare il totale dei minuti giocati in campionato, scopriamo che sia stato più in campo lui di Schieber. E visto che Schieber s'è preso la sua valutazione, non si poteva essere da meno con Marvin Ducksch. Il suo D sembra piuttosto cattivo, ma considerando solo le sue prestazioni con il Borussia Dortmund, non ha fatto nulla di scintillante. Tutte le giustificazioni che volete e sulle quali sarò sicuramente d'accordo, ma in un discorso legato strettamente a quanto prodotto con la prima squadra, c'è poco quest'anno. 

Per altro noi di Borussia Dortmund Italia abbiamo già parlato di Marvin Ducksch qui e quindi vi rimandiamo alla lettura di quel pezzo, in cui è spiegato dettagliatamente, oltre alla stagione appena trascorsa, anche il passato meno recente e le caratteristiche tecniche del ragazzo nato a Dortmund. Quello che non è scritto in quel post, in quanto accaduto dopo, è il trasferimento di Marvin al Paderborn, squadra del Nord-Reno Westfalia appena promossa in Bundesliga, anche se con la formula del prestito annuale per cui il biondo centravanti ritornerà tra le fila del Borussia Dortmund al termine della stagione 2014/2015. 

Miglior partita: Wilhelmshaven-BVB. Veniva da un precampionato ottimo ed ha sfruttato la sua forma fisica superiore nella primissima parte di stagione servendo l'assist per lo 0-1 e siglando personalmente lo 0-2. 
Peggior partita: Amburgo-BVB. Bisogna dire che abbia giocato spesso e volentieri in partite nelle quali il Borussia Dortmund stesse già perdendo. Nel match di Amburgo ha collezionato più minuti senza però mai crearsi una vera occasione da gol.


Robert Lewandowski

48 partite giocate, 28 gol, 15 assist. Capocannoniere della Bundesliga. - A+

Miglior partita: Arsenal-BVB. Ha giocato tante ottime partite, in cui ha anche segnato di più. Ma questa prestazione, considerando il periodo ed il contesto in cui è giunta, merita l'award di miglior partita giocata da Lewandowski quest'anno.
Peggior partita: La sua peggior partita della stagione 2012/2013 fu BVB-Bayer Leverkusen. Però questo è il 2013/2014 e quindi vado con... BVB-Bayer Leverkusen. Partita casalinga persa, lui gioca in modo pessimo non riuscendo a concretizzare le tante occasioni ricevute (4 tiri in porta da posizione centrale) contribuendo ad un risultato che sarebbe potuto essere pesantissimo. 


Siete pronti con i fazzoletti? Bene, perché adesso parliamo un po' di questo ragazzo, che fra un mese diventerà ufficialmente un calciatore di un'altra squadra tedesca, la peggiore in cui andare dopo lo Schalke. A costo zero, quindi il Borussia Dortmund registrerà una minusvalenza sull'acquisto del centravanti polacco. Colpa della società, che forse era convinta di poter vincere Bundesliga e/o Champions League con Lewandowski, evitando quindi di cederlo all'estero oppure allo stesso Bayern per un conguaglio monetario. E, lasciatemi dire, che forse questa convinzione era troppo ottimistica e che il trasferimento di Lewandowski a parametro zero è l'ennesima conferma che il management del Borussia Dortmund sarà pure bravo con le operazioni in entrata ma con quelle in uscita ha diverse cose da imparare. Ma concentriamoci su Lewandowski: personalmente lo ritengo il vero MVP della stagione per il BVB, checché ne dicano giocatori e tecnici e giornalisti che hanno votato per Marco Reus. Un calciatore che rispetto agli scorsi anni è diventato più attaccante completo e meno finalizzatore puro, rendendosi utile per la squadra sia nel gioco aereo, in cui si sta confermando tra i migliori al mondo ma soprattutto palla al piede. C'è un dato che impressiona in tal senso: nella stagione 2012/2013, quella dei 24 gol e della finale di Champions League, ha creato solo 33 chance offensive (quindi tiri verso la porta) per i suoi compagni. Nel 2013/2014 il numero di chance create è salito a 61, con i suoi compagni a beneficiarne. 

Magari fra un po' di tempo faremo un post sulle differenze tra Immobile e Ramos, nel frattempo come antipasto si può dire che Ciro Immobile sia più un centravanti di manovra, uno che può condurre un contropiede e poi finalizzarlo andando alla conclusione ovunque, mentre Adrian Ramos è bravo di testa e spesso è il primo a pressare sugli avversari. Ebbene, Lewandowski è Immobile più Ramos e forse rispetto a questi due ragazzi ha anche una maggiore tecnica individuale. Quando la squadra era in difficoltà, lui c'era: magari non segnando personalmente, ma mettendo in condizione un compagno di trovare la via del gol. In Bundesliga, ha almeno segnato o fatto un assist in 16 partite differenti. Avendone giocate 33, vuol dire che una volta ogni due c'è il suo nome nel tabellino. Non è un caso che sommando gol e assist, lui abbia il valore più alto in tutto il campionato. In Champions stessa cosa: su 9 partite giocate, segna o assiste una rete in 6 occasioni diverse. 

E quando lui non c'è? Norimberga-BVB, gioca Ducksch, finisce 1-1 con gol di Schmelzer su punizione. Real Madrid-BVB, 3-0 che non lascia diritto di repliche con la squadra incapace di produrre opportunità in attacco, cosa che ovviamente ha condotto ad una eliminazione in Champions League. 

Robert Lewandowski è una minaccia per le difese, un punto di riferimento: a Londra, in una trasferta difficilissima contro un Arsenal al tempo schiacciasassi in campionato ed in Europa, sbuca dal nulla per regalare uno dei gol più importanti della stagione sua e della squadra. Oppure nella partita di campionato contro il Wolfsburg in casa, con la squadra sotto 0-1 comincia a prendersi la squadra sulle spalle e di testa segna il gol del pareggio.  

A proposito di Wolfsburg: nella semifinale di DFB Pokal realizza il gol dell'1-0 e poi tira su la sua maglia da gioco per esporne un'altra. Testo: 100. Perché quel gol, che spianò la strada per l'ennesima finale giocata da questa squadra negli ultimi anni, fu il centesimo del polacco con la maglia del Borussia Dortmund. Farà 101 quattro giorni dopo col Mainz, poi 102 e 103 nell'ultima giornata di campionato (compresa questa gemma su punizione), guadagnandosi il suo secondo titolo di capocannoniere della Bundesliga. 

E comunque, 103 gol. Ci si pensa su. 103 gol (e 44 assist) in 187 partite, è veramente qualcosa di eccellente. I ricordi si fanno chiari: i primi gol, quando Robert era una giovane riserva di Lucas Barrios che entrava dalla panchina e svettava sui calci piazzati. Poi il posto da titolare guadagnato, le reti a raffica, le vittorie arrivate grazie a lui. Il gol di tacco al Bayern nella partita decisiva per la vittoria del Meisterschale nel 2011/2012; la tripletta in finale di DFB Pokal, sempre al Bayern, sempre in quella stagione. La cavalcata in Champions League l'anno scorso! Le reti ai gironi. Il gol nel finale a Donetsk. Il poker al Real. 




Quattro reti al Real Madrid, in semifinale di Champions League. Ha regalato momenti storici a questa squadra, nel contesto più importante a livello di club. Ha alimentato sogni, ha reso i tifosi orgogliosi della squadra che tifano da una vita. Una delle cose in cui credo fermamente è che il tifoso debba inneggiare al nome scritto davanti, non dietro la maglia. Il Borussia Dortmund andrà avanti anche senza Lewandowski, così come è andato avanti senza Chapuisat, senza Koller, senza Ricken, senza Rosicky e senza Gotze. Tiferemo altri giocatori. Ma i ricordi restano: nella mia personale teca delle memorie, Lewandowski occupa tanto spazio. Ed immagino che sarà lo stesso pure per voi. 

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